Come sappiamo il corpo umano è un organismo complesso, costituito da un insieme ben coordinato di organismi più piccoli, di fatto invisibili ad occhio nudo, detti cellule. Il corpo umano adulto è costituito da circa 1014 (cento bilioni) cellule eucariotiche. Alcune cellule vivono 2-5 giorni e altre anche molti anni e hanno dimensioni comprese fra ~10-100µm (con poche eccezioni, come la cellula uovo e i neuroni motori spinali). Tuttavia la biologia e la medicina moderne, stanno accumulando prove in maniera sempre crescente che il benessere di questo insieme di cellule non può prescindere da quello meno facile da osservare dei microbi che lo abitano.

Un corpo umano adulto, infatti, ospita un numero simile di microbi (1014, in gran parte procarioti) le cui dimensioni variano a seconda dell’organismo considerato pur risultando di solito di pochi micrometri. Alcune specie come ad esempio il Treponema che risiede nel tratto gastrointestinale e urogenitale e il Mycoplasma presente nall’apparato respiratorio e genitale, spesso non raggiungono nemmeno il micron.
Nell’insieme questi batteri colonizzano le superfici corporee esposte e le mucose comunicanti con l’esterno e costituiscono la flora microbica normale, detta anche residente, commensale o microbiota.
La convivenza fra queste due popolazioni di cellule, quelle che compongono il corpo umano e i microbi che lo hanno eletto a dimora, è delicata. Finché i batteri tipici di una particolare regione corporea rimangono limitati alla loro zona di appartenenza, finché l’organismo ospite non presenta ferite, che possono aprire dei varchi verso regioni del corpo normalmente non abitate da organismi esterni e finché il sistema immunitario gode di buona salute, la presenza di questa popolazione batterica è innocua.
In alcuni casi il rapporto con i batteri è addirittura simbiotico con entrambe le parti che traggono beneficio l’una dall’altra.
Oggi lo studio di questi microorganismi è deputato alla microbiologia (dal greco μῑκρος, mīkros, “piccolo”; βίος, bios, “vita” λογία, logìa “studio”) che studia la struttura e le funzioni di tutti quegli organismi viventi unicellulari, pluricellulari o acellulari, non visibili ad occhio nudo. Le conoscenze derivanti dagli studi microbiologici hanno avuto ricadute importantissime in campo medico e possiamo dire che la medicina moderna non esisterebbe senza la conoscenza della natura dei microbi e del loro rapporto col corpo umano.
Purtroppo non è stato sempre così e nei prossimi paragrafi vediamo un paio di casi che, alla luce delle conoscenze moderne, paiono tristi e agghiaccianti, ma che possono essere utili a mettere l’importanza di questa scienza nella giusta prospettiva.