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Veleni quotidiani

ParacelsoL’apertura di questo articolo è affidata ad un personaggio vissuto a cavallo fra il 1400 e il 1500, il quale deve la sua notorietà all’aver dato dei contributi importanti in quell’ambito della scienza che, negli anni in cui egli visse, raggruppava in un corpus variegato e indifferenziato, medicina, alchimia, filosofia e astrologia: Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim più noto come Paracelso.

Il motivo per cui lo ricordiamo qui, si deve alla famosa frase:

«Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non fit.»
«Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.»

L’informazione riguardate il cibo e gli alimenti in generale ci illustra le proprietà che questi hanno nei confronti del nostro organismo, individuando, spesso in maniera grossolana, ciò che “fa bene” separandolo da ciò che “fa male”.
Spesso viene trascurato però un parametro fondamentale, che può facilmente ribaltare l’effetto che un cibo ha sul nostro organismo e che Paracelso aveva sintetizzato nella massima sopra riportata, quasi 500 anni fa: la dose.

In questo articolo vediamo alcuni esempi di sostanze che entrano normalmente nella nostra alimentazione quotidiana, alcune delle quali sono dichiaratamente dei veleni, ma che continuiamo ad assumere regolarmente senza preoccuparci (a ragione) del loro effetto, e alcune delle quali che potrebbero diventare pericolose, se eccedessimo le dosi di uso comune.

Vedremo come non sia possibile dare un giudizio sulla bontà di un alimento senza fornire, contestualmente, anche la quantità con cui questo debba essere assunto.

Il dosaggio consigliato non è qualcosa riguardante esclusivamente i medicinali, ma riguarda tutte le sostanze che in qualche modo facciamo entrare nel nostro corpo e che sono quindi destinate ad interferire, nel bene e nel male, col suo funzionamento.

Del resto tanti disturbi della società moderna sono legati alla sovralimentazione, a testimonianza del fatto che anche il semplice fatto di alimentarsi, oltre a dare sostentamento al nostro corpo, può portarlo a “lavorare fuori specifica“.

1 commento

  1. Molto interessante.
    Grazie

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