La necessità di scambiarsi delle informazioni utili alla sopravvivenza è qualcosa che accomuna pressoché tutti i viventi.
I mezzi per riuscirvi, osservando la Natura, sono i più vari. Dai raffinatissimi segnali chimici caratteristici del mondo delle piante e degli insetti, fatti di molecole disperse nell’ambiente in cerca di un ricettore specializzato, ai linguaggi umani fatti di articolazioni sonore e/o gestuali che obbediscono a regole che oggi sono oggetto di studio della scienza della linguistica, passando per ruggiti, latrati, cinguettii e chi più ne ha più ne metta.
In questo articolo vediamo tre esempi di quelli che, pur rimanendo nell’ambito di quelli cui siamo abituati a catalogare come linguaggi umani, sono in qualche modo fuori dal comune.
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