L’eroe e/o il martire
Ma se, grazie alla complicità dei congiurati, il nostro nemico riesce a coprire i suoi perversi interessi e ammantare nel segreto la nocività dell’arma, come facciamo noi povere vittime ignare a venire a conoscenza del complotto?
Ecco che entra in scena l’eroe!
Come in ogni favola che si rispetti, è necessario che ci sia un eroe che si batte affinché la verità venga alla luce.
Anche l’eroe ha dei tratti distintivi ben precisi. Ha un titolo di studio relativamente prestigioso, ma non necessariamente questo titolo deve riguardare il campo in cui il nostro si batte. E’ sufficiente che sia possibile mettere un dott. o un prof. davanti al nome.
Quando però l’eroe è veramente una persona attiva nel settore, è generalmente dipinto come ostracizzato dalla comunità scientifica perché rappresenterebbe un pericolo per lo status quo. Ha al suo attivo una certa quantità di pubblicazioni in cui propugna le sue idee, anche se, a ben vedere, le riviste e le case editrici a cui si affida non brillano per serietà negli ambienti specialistici. Nei casi in cui l’eroe abbia una presenza scenica accattivante è possibile che venga invitato in trasmissioni televisive, rigorosamente non specialistiche. Con l’avvento dei social media e la loro facile accessibilità, l’eroe si è modernizzato e ha un canale Youtube, una pagina Facebook, un account Istagram, ecc. ecc.
A volte anziché la figura dell’eroe abbiamo quella del martire, che si è sacrificato per permettere alla verità di venire a galla.
Dipende tutto da chi incassa i proventi della pubblicità sui siti o i proventi della vendita dei libri, delle confezioni di panacea, dei biglietti delle conferenze, ecc. ecc.
Per questo motivo spesso l’eroe è il vero motore del complotto, in quanto è quello che riesce a monetizzare il tempo speso per divulgarlo.
Tuttavia ci sono entità, case editrici, siti internet, che fanno da intermediazione, commerciano in teorie e ovviamente ne traggono un guadagno. Agli occhi di molti complottisti, questi siti sono degli eroi per sé in quanto alfieri della comunicazione non asservita al regime (qualunque esso sia). Sono i vari siti aggregatori che pur non producendo teorie originali, fanno da cassa di risonanza, echo chambers, e diffondono qualsiasi teoria possa portarsi dietro del pubblico. A volte anche teorie contrastanti, cosa importa? Lo scopo non è cercare la verità, ma fare proseliti. Quindi a ciascuno la sua teoria, è una questione di gusti!
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