Svarioni assortiti
Gli esempi forniti nei paragrafi precedenti rappresentano dei casi eclatanti, a cui se ne sarebbero potuti aggiungere anche altri, come il percorso incrociato fra trachea ed esofago che, aprendosi entrambi nella faringe rendono pericoloso il semplice atto della deglutizione. Il fatto che non finiamo per soffocarci tutte le volte che ci alimentiamo è dovuto alla tempestività dell’epiglottide che si occupa di chiudere le vie aeree e dirottare il cibo verso lo stomaco. Purtroppo qualche volta l’epiglottide non si chiude in tempo…
Studiando nel dettaglio le varie specie viventi saltano fuori innumerevoli esempi di organi conformati in un modo che semplicemente non avrebbe senso se si considerasse esclusivamente la loro funzione attuale.
Ovviamente il tutto si spiega in maniera molto naturale considerando la speciazione come un adattamento continuo a condizioni variabili. La natura modifica strutture preesistenti per far fronte a situazioni nuove ma talvolta è incapace di liberarsi di quelle preesistenti quando queste non costituiscano un reale intralcio alla riproduzione.
La situazione è simile a quella che si verifica in etologia e denominata Strategia Evolutivamente Stabile (ESS) dal biologo e genetista John Maynard Smith nel 1973. Utilizzando la teoria dei giochi e estendendo al campo evolutivo il concetto di Equilibrio di Nash, Maynard Smith spiega come gli organismi possano attuare comportamenti che, non pur non portando loro vantaggio in modo ottimale, risultino stabili rispetto perturbazioni portate da strategie alternative.
Nel caso dell’evoluzione biologica, si osserva un analogo ancoraggio alla configurazione più stabile perché le alternative più immediate non sarebbero vantaggiose. E’ il caso delle strutture appena viste. La natura, infatti, non può permettersi una “discontinuità” nella loro funzione per permettere l’evoluzione di un organo più efficiente, come il caso del nervo laringeo.
Oppure le fasi intermedie che porterebbero l’organo ad un suo perfezionamento sarebbero meno efficaci dei quello di partenza. Come il caso della retina in cui una rotazione di 180° delle cellule sensibili avrebbe richiesto degli stati intermedi di efficienza ancora più bassa perché le avrebbe portate ad affacciarsi lateralmente verso la luce.
In molti casi gli organi rimangono in forma vestigiale avendo esaurito la loro utilità a causa delle mutate condizioni ambientali, come il coccige in luogo di una ancestrale coda, o la plica semilunaris dove un tempo c’era la membrana nittitante.
Nelle immagini tratte da Wikipedia vediamo la posizione nell’occhio della plica e un esempio di membrana nittitante nell’occhio di un uccello.
In qualche altro caso questi organi in più non causano nessun disagio ma sono utilissimi accademicamente per tracciare la storia evolutiva delle specie. E’ il caso della pelvi e dei femori di balene e serpenti, che testimoniano la loro discendenza da antenati quadrupedi.
Tuttavia, parlando di “errori” di progetto, qui in interessiamo in particolar modo di quei residui evolutivi che sarebbe meglio che non ci fossero affatto! Ne vediamo ancora alcuni casi nell’elenco che segue.
- Denti del giudizio – Anche i fortunati che non hanno mai sofferto di problemi dentali dovuti a carie, sono spesso costretti a far visita al dentista per affrontare problemi legati alla nascita dei denti del giudizio. Si tratta di un vero e proprio organo vestigiale, risalente ad un epoca in cui il nostro cervello era molto più piccolo e la nostra mandibola più larga. Quando ha variato le proporzioni del nostro capo, la natura non ha tenuto conto del fatto che non ci sarebbe stato più spazio a sufficienza per alloggiare comodamente tutti e 32 i denti del progetto originario. Il fatto che i denti del giudizio non siano spariti del tutto probabilmente è da ricercarsi nel fatto che per milioni di anni sia stata selezionata la soluzione di spostare la loro nascita sufficientemente avanti nel tempo da non compromettere la sopravvivenza prima della possibilità di riprodursi.
- Bipedalismo – Da un punto di vista evolutivo, l’acquisizione della stazione eretta è un fatto relativamente recente. I fossili di primati che mostrano caratteristiche tipiche del bipedalismo risalgono a circa 4 milioni di anni fa, ma alcune stime ipotizzano che gli antenati dei moderni esseri umani potessero avere una qualche forma di andatura eretta anche 7 milioni di anni fa.
Ciononostante non tutto il nostro organismo ha fatto in tempo ad adattarsi appieno a questa variazione geometrica.
Un retaggio del nostro passato quadrupede si può trovare nel fatto che le membrane mesenteriche, che avvolgono l’intestino e vari organi interni, sono ancorate verso la nostra schiena anziché alla cassa toracica e al diaframma, ma ciò che può risultare critica è la posizione dei nostri seni mascellari che risulta in una zona di ristagno per le secrezioni nasali. Ovviamente non in tutti gli individui il ristagno nelle cavità nasali diventa un problema ma, siccome non vi è alcun impedimento al loro drenaggio se assumiamo una posizione carponi, il dott. Kumar e altri del dipartimento di otorinolaringoiatria del Narayan Medical College la consigliano per facilitare la cura della sinusite cronica. - Appendice – Come abbiamo visto, ciascuna specie si porta dietro qualche residuo evoluzionistico sotto forma di organo vestigiale. A queste formazioni di poca o nulla utilità si riesce a volte a dare un senso solo osservando organi omologhi che in altre specie risultano sviluppati e funzionali.
Un esempio classico nella nostra specie è l’appendice, cioè un tubicino di tessuto posto all’estremità dell’intestino cieco originariamente con lo scopo di fare da ricettacolo batterico. L’appendice per i nostri antenati era specificamente orientata a far proliferare dei batteri utili alla digestione della fibra vegetale e nei primati che ancora oggi osservano una dieta prevalentemente vegetariana, è un organo ben sviluppato e funzionale. Nell’articolo Il condominio ambulante, avevamo sottolineato l’importanza per la nostra salute del benessere del microbioma che ci accompagna alloggiato nel nostro intestino, ma i batteri che era destinata ad alloggiare l’appendice non sono più di nessun aiuto alla nostra dieta attuale. Per gli esseri umani l’appendice si è ridotta a tal punto da essere solo un’inutile vulnerabilità in quanto può divenire un focolaio di infezione nonostante le sue ridotte dimensioni. Non a caso fino al 1800 non erano rare le morti per appendicite e solo recentemente la medicina ha reso possibile “correggere” questo errore di progetto.
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