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Un killer insospettabile: il monossido di di-idrogeno

Il titolo di questo paragrafo si ricollega ad un sito burlesco che potete visionare a questo link (versione in inglese) o questo link (versione italiana) e di cui hanno già dato ampia risonanza blog più autorevoli di questo, come quello di Dario Bressanini (link).

acquaSi tratta di un sito in cui vengono illustrate le proprietà nocive di questa “pericolosa” sostanza, il monossido di di-idrogeno (in inglese Dihydrogen Monoxide – DHMO) accompagnando le tesi con numerosi riferimenti a studi effettuati presso improbabili istituti di ricerca, testimonianze e informazioni più o meno scientifiche riportate in maniera molto peculiare, come l’elenco sotto riportato.

Il Monossido di Diidrogeno:

  • è anche conosciuto come acido idrico, ed è uno dei componenti principali delle piogge acide.
  • contribuisce all’effetto serra.
  • può causare gravi ustioni.
  • contribuisce all’erosione dei suoli e dei paesaggi naturali.
  • accelera la corrosione e l’ossidazione di molti metalli.
  • può causare guasti elettrici e degrado dell’efficacia dei sistemi di frenata delle automobili.
  • è stato trovato in campioni di cellule di malati terminali di tumore.

Questo sito è disegnato per mimare in maniera molto accurata tanti siti WEB che bersagliano ora questa ora quella sostanza chimica, dimostrandone la malignità senza presentare nessuna reale prova scientifica, con il solo scopo di creare disinformazione e paure ingiustificate.

Per inciso l’elenco di cui sopra è rigorosamente veritiero, e non dovremmo stupircene minimamente, visto che la sostanza di cui stiamo parlano non è altro che l’acqua!

La burla risulta particolarmente divertente perchè, pensando agli alimenti, o in generale alle sostanze che ingeriamo nell’alimentazione, nulla ci sembra che possa essere più innocuo dell’acqua (a patto che non contenga microorganismi patogeni ovviamente).
In fondo l’acqua è la base stessa della vita; senza di essa il brodo primordiale in cui si sono formate le prime molecole organiche non sarebbe mai esistito.
Non c’è nessun modo in cui l’acqua possa trasformarsi in un veleno… O no?

Ebbene, se per veleno intendiamo:

Sostanza di origine esogena che, introdotta per qualsiasi via, anche in dosi relativamente piccole, in un organismo, ne compromette l’integrità strutturale o la funzionalità […]Vocabolario Treccani

allora anche l’acqua può diventare un veleno, anche se in questo caso non possiamo parlare di “dosi ridotte“. Vediamo come.

Bisogna premettere che la funzione del sangue che circola nel nostro organismo, non è solo quella di trasportare i globuli rossi, a loro volta portatori di ossigeno necessario alla respirazione cellulare, ma è anche il vettore di una infinità di altre sostanze che in un modo o nell’altro sono necessarie al metabolismo.
Fra esse vi sono i cosiddetti che sono sostanze indispensabili al metabolismo in quanto rientrano in innumerevoli reazioni chimiche e sono coinvolti in generale nel regolare l’ingresso e l’uscita delle altre sostanze attraverso le pareti delle cellule.
Per esempio, anche il cloro e il sodio sono due elettroliti importantissimi, introdotti nell’organismo attraverso il cloruro di sodio (sale da cucina) che è spesso oggetto di una campagna di demonizzazione.
Vi sono altre sostanze disciolte nel sangue, in particolare varie proteine fra cui l’albumina, che determinano la cosiddetta pressione oncotica.
La pressione “oncotica” altro non è che una forma di pressione “osmotica” determinata specificamente dalla concentrazione di proteine nel sangue. In condizioni normali il suo valore si aggira intorno ai 20-25mmHg ed è responsabile del passaggio dell’acqua attraverso le pareti dei capillari. Verso i tessuti nel caso della circolazione arteriosa e in senso inverso nel caso della circolazione venosa.
La quantità di elettroliti, di proteine e di acqua all’interno del sangue devono essere in perfetto equilibrio in modo che le giuste concentrazioni determinino il giusto trasferimento di sostanze verso le cellule.
Un consumo eccessivo di acqua può portare all’alterazione di questo equilibrio con effetti che dipendono dall’entità e dalla durata di questo squilibrio. Si parla in questi casi di intossicazione da acqua, che può essere cronica o acuta e può essere provocata da malattie di vario genere che compromettono la funzionalità renale e quindi la capacità dell’organismo di eliminare l’acqua in eccesso.
Nei casi di intossicazione acuta una causa potrebbe essere un’assunzione eccessiva di acqua in un tempo troppo breve. L’esito di una intossicazione acuta può essere la morte, se non si interviene in tempo a ristabilire l’equilibrio.
Valori massimi raccomandati sono di non superare i 9,5 litri al giorno e 1/1,5 litri all’ora.
Si tratta di valori ovviamente molto alti, ma lo scopo di questo paragrafo era proprio questo: dimostrare che, indipendentemente da quanto innocua possa essere una sostanza, esiste sicuramente una quantità tale che il nostro organismo possa avere dei problemi a gestirla.

Nei prossimi paragrafi vedremo invece degli esempi di sostanze veramente velenose anche senza raggiungere quantità straordinarie.

Gli elettroliti sono degli ioni disciolti nel sangue.
Si tratta cioè di sostanze dotate di carica delle quali deve esserci una concentrazione costante affinchè il bilancio idrico e la pressione osmotica restino nella norma ed affinchè determinati enzimi possano funzionare regolarmente.

Essi i principali sono:

  • Calcio - Ca++: importante per la formazione di denti e ossa; aiuta la coagulazione, il movimento muscolare, le difese immunitarie e contribuisce alla conduzione del sistema nervoso.
  • Potassio - K+: aiuta a mantenere l'equilibrio acido-base nelle cellule e la ritenzione idrica; serve all'attività muscolare, alla trasmissione nervosa e al funzionamento di determinati enzimi.
  • Sodio - Na+: aiuta a mantenere l'equilibrio idrico all'interno delle cellule, oltre che contribuire al movimento muscolare e alla trasmissione nervosa. Viene assimilato tramite carne e sale.
  • Cloro - Cl-: aiuta a mantenere l'equilibrio idrico nelle cellule.

1 commento

  1. Molto interessante.
    Grazie

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